ERA NOTTE A ROMA
Era notte a Roma è un film del 1960 diretto da Roberto Rossellini con un cast eccezionale:
- Giovanna Ralli: Esperia Belli
- Paolo Stoppa: principe Alessandro Antoniani
- Renato Salvatori: Renato Balducci
- Sergej Fëdorovič Bondarčuk: sergente Fyodor Nazukov
- Leo Genn: maggiore Michael Pemberton
- Peter Baldwin: tenente Peter Bradley
- Enrico Maria Salerno: dottor Costanzi
- Laura Betti: Teresa
- Sergio Fantoni: Don Valerio
Trama
Il film è ambientato a Roma durante l’occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale.
Tre prigionieri di guerra, uno statunitense, un inglese e un russo, fuggiti da un campo di prigionia dopo l’8 settembre 1943, sono ospitati a Roma da Esperia, una giovane popolana che abita nel popoloso rione Ponte. Costei, che pratica la borsa nera, dapprima avrebbe voluto sbarazzarsi di loro per paura delle rappresaglie naziste contro i civili che aiutavano i militari nemici; in seguito li aiuta con maggiore consapevolezza anche grazie all’intervento del fidanzato Renato, un antifascista militante.
I tre soldati alleati sono nascosti in un vano dell’abitazione di Esperia, a cui si accede per una porta segreta. Alcuni abitanti del quartiere (il dottor Costanzi, che cura l’americano, ferito a una gamba; il portiere dello stabile) sono a conoscenza della presenza dei fuggiaschi.
Un’imprudenza del sergente russo (esce dal nascondiglio per inseguire un tacchino) mette in pericolo la sicurezza del nascondiglio. La vigilia di Natale 1943 si attende l’arrivo di due partigiani appartenenti al gruppo di Renato incaricati di portar via i tre militari in una località più sicura. Il dottor Costanzi viene a sapere che i due partigiani sono stati uccisi dai tedeschi; il russo decide di rimanere in clandestinità con i partigiani per aiutarli nella costruzione di ordigni esplosivi.
Giungono i tedeschi per arrestarli, dopo una denuncia di Tarcisio, una spia dei nazisti. Il soldato russo viene ucciso mentre gli altri due riescono a fuggire e a rifugiarsi dapprima in casa del principe Antoniani e poi, grazie all’aiuto del barone von Kleist, colonnello nazista ma cattolico e amico del principe, in un convento cattolico.
Dopo che i fascisti giungono anche in convento, su segnalazione di Tarcisio, il maggiore Pemberton riesce a sfuggire nuovamente alla retata; nel corso della fuga ritorna in casa di Esperia dove apprende che Renato è stato fucilato dai nazisti. Nel frattempo giunge Tarcisio, che ha una passione non ricambiata per Esperia, per convincerla a fuggire con lui a Venezia. Il maggiore inglese, che ha visto Tarcisio all’opera come spia dei nazisti, lo uccide. Esperia confessa in lacrime al maggiore che lei aveva tradito lui e Peter per salvare Renato.
Le truppe alleate giungono a Roma salutate con gioia dalla popolazione.